Il Tennis Club Venezia è uno dei circoli più antichi d'Italia e la sua storia si è inevitabilmente intrecciata con i volti e i fatti che hanno reso, e rendono, questo sport così speciale.
LA STORIA
ANNI 20
ANNI 30
ANNI 40-50
ANNI 60-70
ANNI 80-90
OGGI
ANNI 20
Dagli anni ’20 fino ad oggi: calcando quei sei campi in terra battuta. Da subito il Club si è imposto come il cardine tennistico della città, godendo di un forte eco nazionale che internazionale; le strutture volute dal Conte Volpi di Misurata attraggono la società della Belle Époque.
ANNI 30
Arrivano gli anni ’30 e inizia il nostro Mito. Per decenni i migliori giocatori del mondo invadono il Lido per conquistare l’ambito Trofeo: la Targhe Volpi. Pietrangeli, Sirola, Merlo, Santana, Emerson: solo alcuni nomi che con la loro presenza hanno lasciato un segno indelebile nella storia del Circolo e del Tennis Veneziano.
ANNI 40 - 50
Sebbene già presente da più di vent’anni, nel 1947 il Tennis Club Venezia assume la forma associativa, che rimane intatta tutt’oggi e che all’epoca riesce ad adattarsi a una nuova era nel tennis: non più chiuso ma aperto ad accogliere giovani e appassionati per la promozione dello sport nel territorio. Una missione che oggi sentiamo ancor più forte.
ANNI 60 - 70
Anni ’60 e ’70: il Circolo rimane nel cuore dei nostri ospiti. Che siano i più grandi tennisti o semplici appassionati i nostri campi sono il teatro di moltissime iniziative. Dai Clinic tenuti dal tennista italiano più vincente di sempre, Nicola Pietrangeli, fino ai tornei Celebrity, sull’onda della vicina Mostra del Cinema di Venezia.
ANNI 80 - 90
Anni ’80 e ’90. L’interesse per il tennis aumenta e la dimensione internazionale del Circolo si consolida. In aggiunta alle svariate manifestazioni organizzate sia per gli agonisti che per gli amatori, inizia l’epoca della Coppa Valerio. Una vera e propria Coppa Davis Under 18: le future stelle ATP sono passate per i nostri campi, compresi dei numeri uno, come per esempio Juan Carlos Ferrero.
OGGI
Oggi il Tennis Club Venezia guarda al futuro fiero di un glorioso passato. La responsabilità legata ad una tradizione centenaria e al numero di soci e allievi che da sempre calcano i nostri campi, si unisce al continuo rinnovamento che lo sport necessita: preparazione tecnica, cura dei dettagli, valorizzazione di un patrimonio urbano e ruolo sociale sono i pilastri sui quali il Circolo si reggerà negli anni a venire, sia in ambito amatoriale che in quello agonistico.